Congedo matrimoniale: come ottenere le «ferie matrimoniali»?

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Matrimonio
Pubblicato il 22-02-2019 da Redazione
congedo matrimoniale
Due settimane di riposo da dedicare al viaggio di nozze, oppure semplicemente per recuperare le energie dopo i mesi dedicati all’organizzazione del matrimonio.

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    Sapevate che ai lavoratori dopo le nozze spettano dei giorni liberi ugualmente retribuiti? Si tratta del cosiddetto congedo matrimoniale, un'astensione giustificata dal lavoro da dedicare alla luna di miele o semplicemente per godere appieno del primo periodo da sposini. Ma vediamo insieme in cosa consiste il congedo matrimoniale INPS e soprattutto tutto quello che bisogna sapere per ottenere le vostre ferie matrimoniali.

     

    Congedo matrimoniale INPS: che cos'è e come funziona?

    coppia appena sposata firma il contratto di matrimonio

     

    Il congedo matrimoniale è un periodo di astensione straordinaria dal lavoro, retribuita, del quale il lavoratore può godere in occasione del proprio matrimonio civile o concordatario, senza la necessità di dover attingere dalle ferie.

    In generale, e salvo diverse previsioni del CCNL, le ferie matrimoniali hanno una durata di quindici giorni, necessariamente continuativi, in cui dovranno essere conteggiati anche i fine settimana.

    Il godimento dei giorni di astensione dal lavoro deve aver luogo nei giorni immediatamente consecutivi o, comunque, temporalmente vicini a quelli in cui viene celebrato il matrimonio e non è possibile in ogni caso godere del congedo matrimoniale durante le ferie ordinarie o nel periodo di preavviso del licenziamento.

     

    Congedo matrimoniale posticipato

     

    Non molti sanno che in alcuni casi è anche possibile godere di un congedo matrimoniale posticipato. In particolare ciò può accadere se motivi organizzativi o produttivi aziendali ne impediscono la fruizione in occasione del matrimonio o dell'unione civile.

    In ogni caso, il termine massimo per godere del congedo matrimoniale è di trenta giorni successivi alla data della celebrazione.

     

    Chi può godere delle ferie matrimoniali?

     

    Il congedo matrimoniale inps spetta agli operai, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio, ai marittimi di bassa forza, dipendenti da aziende industriali, artigiane, cooperative che:

    • contraggono matrimonio civile o concordatario;

    • possono far valere un rapporto di lavoro da almeno una settimana;

    • fruiscono del congedo entro 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio;

    • siano in grado, seppure lavoratori disoccupati, di dimostrare che nei 90 giorni precedenti al matrimonio hanno lavorato per almeno 15 giorni alle dipendenze di aziende industriali, artigiane o cooperative;

    • non siano in servizio per malattia, sospensione del lavoro, richiamo alle armi, fermo restando l’esistenza del rapporto di lavoro.

     

    L’assegno congedo matrimoniale spetta a entrambi i coniugi, che non siano dipendenti di:

    • aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco con qualifica di impiegati, apprendisti impiegati e dirigenti;

    • aziende agricole;

    • commercio, credito e assicurazioni;

    • enti locali e statali;

    • aziende che non versano il relativo contributo alla Cassa Unica Assegni Familiari (CUAF).

    L’assegno non viene erogato a chi contrae il solo matrimonio religioso. Si può avere diritto a successivi assegni solo se vedovi o divorziati.

    È possibile godere inoltre del congedo matrimoniale seconde nozze, purché vedovi o divorziati.

    Il congedo matrimoniale, così come stabilito dal CCNL è previsto anche per i lavoratori a tempo determinato che contraggono matrimonio civile o concordatario, nei limiti della durata del rapporto di lavoro.

     

    Assegno congedo matrimoniale: a quanto ammonta?

     

    Come già specificato, durante il congedo matrimoniale il lavoratore può astenersi dal lavoro continuando a godere della propria retribuzione.

    Nel dettaglio, il trattamento economico gli è corrisposto integralmente mediante assegno posto a carico dell'INPS per sette giorni nella maggior parte dei casi e del datore di lavoro per gli ulteriori giorni.

    L'assegno è in ogni caso computato ai fini della maturazione del trattamento di fine rapporto e della tredicesima. Durante il suo godimento, inoltre, il lavoratore matura giorni utili per le ferie.

     

    Quando e come fare la richiesta congedo matrimoniale?

     

    Il lavoratore che intende godere delle ferie matrimoniali deve preventivamente comunicarlo al datore di lavoro, anche per una questione organizzativa o di correttezza. Per poter ottenere l'assegno congedo matrimoniale dall'INPS è invece necessario presentare la richiesta congedo matrimoniale al datore di lavoro non oltre 60 giorni dal matrimonio.

    Come fare la richiesta congedo matrimoniale? Allegando al modulo congedo matrimoniale il certificato di matrimonio o lo stato di famiglia con i dati del matrimonio rilasciato dall’autorità comunale o la dichiarazione sostitutiva di certificazione ex articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, comprovante lo stato di coniugato e gli estremi del matrimonio.

    I lavoratori disoccupati o richiamati alle armi devono invece presentare domanda all’INPS entro un anno dalla data del matrimonio.

    Ora che sapete tutto, non vi resta che presentare la domanda di congedo matrimoniale e godervi i vostri primi giorni da neo-sposini!